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Paesi Bassi, luglio 2025: inflazione al 2,9%, ma cosa dice il tuo portafoglio?

Perché l’inflazione del 2,9% di luglio conta più di quanto sembri e perché gli imprenditori devono leggere tra le virgole per proteggere i margini e orientarsi in ciò che verrà.
5 agosto 2025 di
Paesi Bassi, luglio 2025: inflazione al 2,9%, ma cosa dice il tuo portafoglio?
Paolo Maria Pavan

Lasciami cominciare con una storia.

Nell’estate olandese del 2022, un mio amico, ristoratore ad Amsterdam, preciso come un orologio svizzero, mi disse una frase che mi colpì più di qualsiasi report macroeconomico:

«Paolo, non so se ho aumentato i prezzi o perso il margine. Ma so che sono più stanco, e i miei clienti più silenziosi.»

Quella frase racchiude il vero costo dell’inflazione. Non quella dei libri di testo. Quella vissuta.

Questo luglio, il CBS stima l’inflazione olandese al 2,9% (stima rapida). In calo rispetto al 3,1% di giugno, e sicuramente meno drammatica dello tsunami del 10,3% visto nel luglio 2022. Eppure, quel numero non mi rassicura. Non perché dubiti del CBS, anzi. Ma perché noi, come imprenditori, dobbiamo leggere questi numeri come un medico legge il polso: non solo per contare i battiti, ma per capire cosa sta facendo il cuore.

Analizziamo insieme questo polso.

1. La Superficie: Un Calo al 2,9%. E quindi?

L’inflazione è rallentata leggermente a luglio. Non è crollata. Non si è normalizzata. Semplicemente… ha rallentato.

A un occhio inesperto, potrebbe sembrare positivo. A un imprenditore allenato, solleva tre domande:

  • Questo rallentamento è dovuto a una vera stabilizzazione o alla stagionalità estiva?
  • Quali gruppi di prodotti stanno davvero rallentando?
  • E dove si nasconde la tensione?

Secondo la stima rapida del CBS:

  • Alimentari, bevande & tabacco: ancora in salita, +4,1%, in calo lieve rispetto al 4,6% di giugno.
  • Servizi: stabili su un alto 4,0%, in discesa dal 4,4%, ma ancora testardamente elevati.
  • Energia (inclusi carburanti): leggera all’1,0%, ma abbiamo già visto quanto in fretta può svegliarsi questo drago.
  • Beni industriali: in salita all’1,4%, il doppio rispetto al mese precedente.

Ora considera questo: i prezzi di luglio sono anche 1,3% più alti di giugno. Non è inflazione annuale, è pressione mese su mese. E quella pressione è reale, sul tuo cash flow.

2. La Struttura: L’inflazione non è un solo animale

L’imprenditore medio sente “inflazione al 2,9%” e pensa: gestibile.

Ma “medio” è un mito. Se sei nella logistica, i costi del carburante ti dominano la mente. Se fai consulenza, l’inflazione nei servizi ti mangia i margini in silenzio. Se hai un ristorante, i prezzi del cibo sono il tuo campo di battaglia.

L’inflazione non è un numero. È un portafoglio di forze:

  • L’inflazione core (esclusi energia e cibo) respira ancora volatilità.
  • L’inflazione importata (valute, catene di fornitura) è invisibile in questa foto.
  • L’inflazione salariale, pur non inclusa direttamente nel CPI, sta riscrivendo i prezzi nei servizi.
  • L’inflazione comportamentale, cioè la psicologia del “prezzo per proteggersi”, governa ancora molte microimprese.

3. La Linea del Tempo: Ci siamo già passati… ma non proprio

Guardiamo il quadro più ampio:

Anno Inflazione a luglio (%)
20201.7
20211.4
202210.3
20234.6
20243.7
20252.9 (quick)

Il calo da 10,3% a 2,9% in tre anni sembra una guarigione. Ma è più simile a una febbre che scende a 37.5°, non a una dichiarazione di piena salute.

Gli imprenditori che hanno aumentato i prezzi in modo aggressivo tra il 2022 e il 2023 ora si trovano sotto pressione da parte di clienti che si aspettano una “correzione deflattiva”. Ma i costi fissi, in genere, non tornano indietro con l’indice dei prezzi.

In altre parole: il futuro del tuo margine non è solo nel prezzo, ma nel timing, nella negoziazione e nella disciplina delle previsioni.

4. L’Inganno: Stime rapide vs. Esperienza vissuta

La stima rapida del CBS (CPI: 2,9%, HICP: 2,5%) è, appunto, rapida. Basata su dati parziali, soggetta a revisione. I numeri definitivi arrivano il 12 agosto.

Ma anche quando corretti, gli indici dell’inflazione non riflettono mai davvero la realtà imprenditoriale.

  • I costi per gli spazi (non inclusi nell’HICP) pesano ancora moltissimo, specie per chi affitta locali commerciali.
  • I freelance e le microimprese sentono i cambiamenti nei servizi prima delle grandi aziende.
  • E molti di noi portano ancora addosso la memoria, non solo il numero, di cosa si prova quando l’inflazione supera il 10%. E quella memoria guida i comportamenti.

L’inflazione può anche calare, ma l’incertezza resta ostinata.

5. La Morale: Conosci la tua curva di inflazione personale

Come imprenditori, dobbiamo costruirci il nostro CPI. Io lo chiamo CPI-E: Consumer Pressure Index – Entrepreneurial.

Chiediti:

  • Quali categorie colpiscono di più i miei margini?
  • Come sono evoluti i miei costi di input questo trimestre?
  • Quanto spesso sto aggiornando i prezzi, e su quale base?
  • Qual è la mia strategia di pricing: proattiva, reattiva o congelata dalla paura?

L’inflazione media è al 2,9%. Ma la tua vulnerabilità reale potrebbe essere al 7%. O all’1%. O invisibile, finché non esplode.

L’inflazione non è il male. Ma interpretarla male, sì.

L’inflazione è come il fuoco. Può riscaldare o distruggere. Il tuo compito non è controllarla, ma progettare un’impresa che sappia danzarci insieme con intelligenza:

  • Aggiorna i prezzi non per paura, ma con logiche di scenario.
  • Prevedi i flussi di cassa tenendo conto delle tendenze CPI di breve termine.
  • Costruisci riserve con agilità, per assorbire gli shock.
  • E soprattutto, parla con i tuoi clienti. Il silenzio non è risparmio.

Il numero del CBS non è solo per gli economisti. È un segnale, per gli imprenditori che sanno ascoltare oltre il titolo.

Perché l’inflazione non è solo un numero. È il polso della tua azienda.

E tu, collega imprenditore, sei il suo cuore. Ask ChatGPT

AUTHOR : Paolo Maria Pavan

Co-Creator of Xtroverso | Head of Global GRC @ Zentriq

Paolo Maria Pavan è la mente strutturale dietro Xtroverso, che unisce l'acume nella conformità con la lungimiranza imprenditoriale. Osserva i mercati non come un trader, ma come un lettore di schemi, tracciando comportamenti, rischi e distorsioni per guidare la trasformazione etica. Il suo lavoro sfida le convenzioni e riformula la governance come una forza per la chiarezza, la fiducia e l'evoluzione.

Paolo Maria Pavan | Head of GRC at Zentriq

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Paolo Maria Pavan 5 agosto 2025
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