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Perché la Fiducia dei Consumatori Olandesi è Ancora nel Baratro, Anche Quando le Notizie Fingono il Contrario.

Dimentica i titoli: ecco cosa significa davvero -32 per la tua impresa, il tuo portafoglio e le tue prossime decisioni.
23 luglio 2025 di
Perché la Fiducia dei Consumatori Olandesi è Ancora nel Baratro, Anche Quando le Notizie Fingono il Contrario.
Paolo Maria Pavan

Ogni numero è una confessione. Soprattutto quando finge di essere neutrale. Prendiamo questo: -32. È lì che si è fermata la fiducia dei consumatori olandesi a luglio. Meglio di giugno, che era a -36, ma ancora ben sepolta sotto la linea di galleggiamento. E prima di interpretarlo con leggerezza come un “meno peggio”, proviamo a fare ciò che pochi sono disposti a fare: chiederci perché.

Perché -32 non è solo una statistica. È un segnale. Un fremito nella psicologia collettiva delle famiglie che cercano di orientarsi tra inflazione, elezioni, scosse globali e quella tensione molto personale tra “Posso?” e “Dovrei?”

Camminiamoci dentro, questo numero. Non intorno.

La fiducia dei consumatori non sta recuperando. Sta trattenendo il respiro.

Gli olandesi stringono i denti dalla fine del 2021, quando l’ottimismo ha iniziato a sgretolarsi mese dopo mese. A settembre e ottobre 2022 si è toccato il fondo: -59, il livello più basso mai registrato da quando il CBS ha cominciato a misurarlo nel 1986. E anche se da allora c’è stato un “miglioramento”, oscillando tra -29 e -39 per un anno e mezzo, siamo ancora molto lontani dalla media ventennale di -10. Non è una fluttuazione. È cautela strutturale.

Il dato di luglio a -32 ci dice che abbiamo meno paura rispetto a giugno. Ma abbiamo ancora paura.

Non stiamo correndo verso le opportunità, ci stiamo semplicemente ritirando più lentamente.

Clima economico: meno grigio, ma non ancora sereno.

A luglio, il sottoindicatore del clima economico è passato da -58 a -52. Sei punti di respiro in più, dovuti soprattutto a una percezione leggermente meno negativa sia del passato che del futuro dell’economia.

Ma non confondiamo “meno negativo” con ottimismo. È un pessimismo ricalibrato, che si sposta dalla tempesta alla pioggerellina. Un senso di “forse il peggio è passato”, ma non di “sta arrivando il meglio”.

E questo conta. Perché la fiducia non riflette solo l’economia, la plasma. La fiducia dei consumatori è infrastruttura economica. Quando viene a mancare, si fermano gli investimenti, gli acquisti e i piani a lungo termine.

Propensione all’acquisto: ancora debole, ma in lieve risalita.

Il più umano degli indicatori, la koopbereidheid o propensione all’acquisto, è migliorato leggermente da -21 a -19. In parole semplici, le persone si sentono un po’ meno negative rispetto alla propria situazione finanziaria e un po’ meno spaventate nel fare acquisti importanti.

Perché? Forse perché l’inflazione si è raffreddata, il mercato del lavoro resta stabile e le banche centrali, per ora, hanno smesso di alzare i tassi. Ma, ancora una volta, si tratta di un sollievo relativo, non di una ripresa.

Pensiamo a questo indicatore come al battito dell’ambizione domestica. E oggi, quel battito è flebile. Vivo, sì. Ma lontano dal benessere.

La logica emotiva dietro il -32.

Mettiamo da parte i numeri e parliamo chiaro.

Quando la fiducia dei consumatori è a -32, non stiamo assistendo a una semplice opinione sull’economia. Stiamo osservando una crisi di fiducia con molti volti:

  • Il volto politico, segnato da coalizioni instabili e dibattiti su redistribuzione, immigrazione e sovranità.
  • Il volto economico, segnato dalle cicatrici dell’inflazione, dagli shock energetici e da un mercato immobiliare che premia il possesso e punisce l’aspirazione.
  • Il volto digitale, dove l’IA porta promesse e paranoia, e molti si chiedono come sarà il lavoro – o la regolamentazione, di domani.
  • Il volto esistenziale, dove ogni euro speso oggi porta con sé il peso del “E se…?” di domani.

Questo numero ci dice che il consumatore olandese non sta andando nel panico. Sta aspettando. Osservando. Conservando con cautela. È la postura di chi ha ancora scelte, ma teme che presto potrebbero ridursi.

Cosa dovrebbero leggere tra le righe gli imprenditori.

Se dirigi un’impresa, questi numeri non sono rumore di fondo: sono psicologia di mercato in movimento. E hanno effetto su:

  • Il tuo potere di prezzo: aspettati esitazioni su tutto ciò che non è percepito come essenziale.
  • I tuoi cicli di vendita: più lunghi, più comparativi, più basati sulla fiducia.
  • Il tuo messaggio: chiarezza, trasparenza e valore reale supereranno qualsiasi promessa scintillante.
  • Il tuo team: anche i tuoi collaboratori sono consumatori, influenzati dalle stesse notizie, paure e sbalzi d’umore.

Questo è un momento che richiede calma strategica. Non ottimismo per partito preso, ma preparazione radicata nel realismo.

Considerazione finale: la fiducia è un bene pubblico.

La fiducia, come l’aria pulita o l’imparzialità della giustizia, è qualcosa che costruiamo insieme. Governo, imprese, media, famiglie. Non nasce solo da politiche e dati, ma da una narrazione condivisa. Le persone hanno bisogno di sentirsi viste, non di essere vendute. Di essere informate, non infantilizzate.

E se vogliamo che quel -32 diventi -10, o meglio ancora, allora serve un nuovo linguaggio della fiducia. Non ingenuo. Non utopico. Ma abbastanza coraggioso da nominare il disagio senza alimentare la disperazione.

I numeri possono sussurrare. Ma sta a noi, imprenditori, leader e cittadini, ascoltarli con forza.

AUTHOR : Paolo Maria Pavan

Co-Creator of Xtroverso | Head of Global GRC @ Zentriq

Paolo Maria Pavan è la mente strutturale dietro Xtroverso, che unisce l'acume nella conformità con la lungimiranza imprenditoriale. Osserva i mercati non come un trader, ma come un lettore di schemi, tracciando comportamenti, rischi e distorsioni per guidare la trasformazione etica. Il suo lavoro sfida le convenzioni e riformula la governance come una forza per la chiarezza, la fiducia e l'evoluzione.

Paolo Maria Pavan | Head of GRC at Zentriq

Perché la Fiducia dei Consumatori Olandesi è Ancora nel Baratro, Anche Quando le Notizie Fingono il Contrario.
Paolo Maria Pavan 23 luglio 2025
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