L’illusione Verde: Quando l’Etica Incontra l’Economia
Lasciatemi iniziare con una confessione.
Anni fa, quando decisi per la prima volta di “diventare green” con una delle mie aziende, feci quello che fanno molti CEO: chiamai un consulente per la sostenibilità, ordinai scrivanie in bambù e cambiai la macchina del caffè con una che prometteva la neutralità carbonica (qualunque cosa significasse). Il conto? Astronomico. Il risultato? Perlopiù estetico.
Fu l’ennesimo fallimento a insegnarmi la verità: l’eco-sostenibilità non riguarda i costi, riguarda la coerenza.
L’idea che fare la cosa giusta per il pianeta richieda grandi disponibilità economiche non è solo falsa: è dannosa. Rallenta l’azione. Giustifica l’inazione. E, cosa ancora peggiore, alimenta l’illusione che la sostenibilità sia un lusso per pochi.
Non lo è. Si tratta di progettare decisioni migliori, non di spendere di più.
Il Perché: Da Simbolo di Status a Cambiamento Sistemico
Perché cadiamo nella trappola di associare la sostenibilità al lusso?
Perché a un certo punto il movimento green è stato dirottato dal marketing. Eco-friendly è diventato un’etichetta, uno stile di vita, una linea di prodotti. Come i prodotti biologici in confezioni dorate o le auto elettriche con lista d’attesa e leasing a quattro cifre.
Ma riportiamola nel mondo reale, quello delle micro e piccole imprese, dove ho trascorso la maggior parte della mia vita professionale. Sono loro a costruire il futuro dell’Europa. Non hanno bisogno di slogan, ma di pratiche etiche, concrete, replicabili.
E allora la vera domanda da porsi è:
Come possiamo progettare operazioni che riducano sprechi, consumi energetici e rischi etici, senza bruciare denaro?
I Numeri: Piccole Azioni, Grande Impatto
Mettiamo da parte le chiacchiere e guardiamo i numeri, quelli concreti.
- Passare all’illuminazione LED in un ufficio da 50 m² riduce il consumo di energia fino al 75%. Costo: circa 200€. Rientro con il risparmio in bolletta: meno di 6 mesi.
- Stampa fronte-retro per un team legale o compliance? Si risparmiano circa 10.000 fogli l’anno. Questo significa 1 albero, 60 kg di CO₂ e circa 300€ in carta.
- Condivisione di file in cloud invece che chiavette USB o copie cartacee? Oltre ad essere più sicura, evita sprechi materiali e migliora la trasparenza: un vantaggio per la GRC e per il pianeta.
- Riunioni virtuali al posto dei voli a corto raggio? Risparmi emissioni, denaro e tempo. Bonus: supervisione di governance più efficace grazie alle registrazioni.
Ogni euro risparmiato con l’eco-efficienza può essere reinvestito nella resilienza, non solo nella reputazione.
Il Mio Studio: Il Laboratorio della Prova Vivente
Al 33-35, la casa del nostro ecosistema ad Amersfoort, abbiamo fatto una rivoluzione silenziosa. Non abbiamo comprato mobili ecologici. Abbiamo riutilizzato e riparato quelli che avevamo.
Non abbiamo installato una “parete di design sostenibile”. Abbiamo semplicemente aperto le finestre invece di accendere l’aria condizionata ogni giorno.
E di questo vado fiero: abbiamo scritto policy, non slogan. Policy che integrano la responsabilità ambientale nella logica finanziaria, nei punteggi di rischio e nei controlli comportamentali.
Perfino il nostro processo di audit si chiede:
Questo acquisto è necessario?
Esiste un’alternativa a minore impatto?
Riflette i nostri valori o solo la nostra vanità?
Ecco, caro lettore, l’anima della vera eco-sostenibilità.
La Governance è Verde
Permettetemi una provocazione:
La sostenibilità non è un ramo del marketing. È un ramo della governance.
Essere eco-friendly è una questione di intelligenza del rischio. Dipendere troppo da materiali rari? Fragilità della supply chain. Tracciamento dei rifiuti inefficace? Esposizione normativa. Consumo eccessivo? Inefficienza economica e danno reputazionale.
Quando integriamo il pensiero ambientale nelle valutazioni di rischio, nel controllo dei fornitori e nell’approvazione delle spese, costruiamo aziende non solo etiche, ma strutturalmente solide.
Questa non è immagine. È lungimiranza.
Inizia da Dove Sei
Non devi essere perfetto. Non ti serve un budget per la sostenibilità. Ti servono onestà e intenzione.
Comincia col chiederti:
- Cosa butti via ogni settimana?
- Per cosa stai pagando troppo senza ricevere valore?
- Quale abitudine ti costa risorse, tempo o energia che potresti usare meglio?
E poi fai quello che fanno i veri leader: allinea le tue piccole decisioni ai tuoi grandi valori.
Perché alla fine, eco-friendly non significa costoso.
Significa etico, efficiente, consapevole.
E questo non costa di più.
Significa solo che hai iniziato a contare le cose giuste.