Non solo per i grandi giocatori
Se pensi che le frodi IVA siano un problema distante, riservato ai grandi attori, lascia che questo caso ti faccia svegliare. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) è stata chiarissima: anche le micro e piccole imprese possono diventare danni collaterali nel campo di battaglia dell’IVA. La recente sentenza nel caso FAU/VERAMI costringe ogni imprenditore olandese a porsi una domanda cruciale: fin dove arriva la mia responsabilità per quello che succede a monte della mia catena di fornitura?
Il caso, in parole semplici
-
Cosa è successo?
Una società ceca, FAU, ha acquistato carburante da un’altra società ceca, VERAMI. Più tardi è emersa una frode fiscale da qualche parte nella catena di fornitura. -
Le conseguenze:
Entrambe le società sono fallite. L’amministrazione fiscale ha negato a FAU il diritto alla detrazione dell’IVA a monte sul carburante acquistato, e in più ha chiesto a FAU di versare l’IVA non pagata da VERAMI. -
Perché è importante?
Perché le autorità hanno colpito FAU due volte: hanno negato la detrazione dell’IVA; e hanno chiesto a FAU di pagare l’IVA che il fornitore fallito non aveva versato.
La sentenza in sintesi: due martelli su un solo chiodo
La CGUE ha stabilito:
“È legittimo che l’amministrazione fiscale rifiuti il diritto alla detrazione dell’IVA e contemporaneamente ti riten-ga responsabile in solido per l’IVA non pagata dal tuo fornitore , se sapevi o avresti dovuto sapere che nella catena c’era una frode.”
Tradotto: se non sei vigile e nella tua catena di fornitura avviene una frode, rischi di pagare l’IVA due volte: una volta perché non ti è riconosciuta la detrazione, e un’altra per coprire l’evasione del tuo fornitore.
Cosa significa per te, imprenditore olandese
1. “Non lo sapevo” non è più una scusa
La posizione della Corte è brutalmente pragmatica:
- Se avresti dovuto sapere che c’era una frode IVA, anche se non ne eri direttamente coinvolto, sei responsabile.
- Non serve l’intenzione criminale: basta non aver notato i segnali d’allarme.
2. Il tuo risk management deve guardare oltre i tuoi libri contabili
- L’era del “fidati ma verifica” è finita.
- Devi analizzare i tuoi fornitori non solo per qualità commerciale, ma anche per conformità fiscale.
- Pagamenti su conti esteri o non standard, prezzi anomali, o mancanza di due diligence possono essere interpretati come “avresti dovuto saperlo”.
3. Doppia penalità: rischio finanziario reale
- Ti possono negare la detrazione dell’IVA, colpendo direttamente il tuo margine operativo.
- E obbligarti a pagare l’IVA non versata dal tuo fornitore, di tasca tua.
4. Il fallimento del fornitore non ti protegge
- Se il tuo fornitore fallisce, il fisco può comunque rivalersi su di te.
- Non aspettarti di recuperare quei soldi con azioni legali: il sistema è costruito per dare priorità allo Stato.
Cosa devono fare in pratica le micro e piccole imprese
A. Rafforza il controllo sui fornitori
- Conosci i tuoi fornitori: ottieni i dati di registrazione, verifica i numeri IVA, controlla i conti di pagamento e cerca anomalie.
- Documenta ogni verifica: in caso di processo, solo prove concrete di due diligence ti salveranno.
B. Forma il tuo team
- Chiunque sia coinvolto negli acquisti o nei pagamenti deve riconoscere i segnali tipici della frode IVA.
- Prevedi protocolli interni: richieste di pagamento insolite, conti esteri, variazioni impreviste di prezzo devono essere immediatamente segnalate.
C. Aggiorna contratti e flussi di pagamento
- I contratti devono permetterti di sospendere i pagamenti in caso di dubbi sulla conformità.
- Evita pagamenti verso conti non registrati a nome del fornitore.
D. Non affidarti solo al consulente fiscale
- Questa sentenza sposta l’onere della prova su di te.
- I consulenti possono aiutare, ma solo procedure interne solide ti proteggono dalla responsabilità solidale.
Implicazioni sistemiche: un segnale d’allarme per il mercato olandese
Perché è particolarmente rilevante nei Paesi Bassi?
- Il sistema olandese è solido, ma le catene di fornitura sono spesso internazionali, e i segnali di rischio sono più difficili da cogliere.
- Le micro e piccole imprese hanno meno risorse per fare controlli approfonditi — ma la CGUE non fa sconti sulla dimensione aziendale.
Aspettati più controlli fiscali
-
Il messaggio delle autorità fiscali è inequivocabile:
- L’ignoranza non è una giustificazione.
- Se trai beneficio da una transazione, devi fare da sentinella per il sistema fiscale.
L’era della compliance passiva è finita
Non è il momento di sperare che nessuno ti noti. La CGUE ha tracciato una linea netta:
- Non sei responsabile solo della tua conformità, ma anche dell’integrità della tua catena di fornitura.
- Per gli imprenditori olandesi, la lezione è chiara: la vigilanza è una competenza di sopravvivenza.
Se acquisti da fornitori, soprattutto transfrontalieri o ad alto rischio, rafforza ora la tua due diligence. Il costo dell’inazione non è più solo un rischio competitivo: è doppia tassazione, insolvenza, o peggio.
Non impariamo questa lezione sulla nostra pelle.
Co-Founder of Xtroverso | Head of Ledger and Tax Compliance
Linda Pavan porta una precisione disciplinata in Xtroverso, consolidando la sua integrità finanziaria, fiscale e operativa. In qualità di Auditor Certificata ZENTRIQ™, traduce la complessità in chiarezza—garantendo che ogni decisione sia tracciabile, conforme e strategicamente solida. Il suo rigore silenzioso offre alle imprese la fiducia e la responsabilità necessarie per agire con sicurezza.