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Numeri delle imprese olandesi di luglio: la calma, il ricambio e l’illusione della crescita

Dietro al calo del 27% dei fallimenti in Olanda a luglio si nasconde un ricambio di attività individuali, chiusure silenziose e un panorama imprenditoriale la cui crescita potrebbe non tradursi in più posti di lavoro.
13 agosto 2025 di
Numeri delle imprese olandesi di luglio: la calma, il ricambio e l’illusione della crescita
Paolo Maria Pavan

A luglio 2025, nei Paesi Bassi sono state dichiarate fallite 299 imprese. Sono 109 in meno rispetto allo stesso mese del 2024, pari a un calo del 27%, e il 4% in meno rispetto a giugno. A prima vista, una cifra così fa notizia e dà l’impressione di una ripresa.

Ma la realtà? Le percentuali senza contesto sono come previsioni del tempo senza stagioni. Una giornata di sole a luglio dice poco dell’inverno che verrà.

Quando allarghi lo sguardo, il quadro cambia

Da gennaio a luglio 2025, hanno chiuso 1.703 imprese e istituzioni. L’anno prima erano state 1.874. Meglio? Sì. Rivoluzionario? No.

Perché i fallimenti sono solo la punta visibile dell’iceberg. La maggior parte delle aziende non muore attraverso una procedura formale di insolvenza: chiude i conti in silenzio e sparisce dal registro.

Nel solo secondo trimestre di quest’anno, 38.915 imprese hanno cessato l’attività. Se confrontiamo il dato con le 52.050 nuove iscrizioni nello stesso trimestre, si potrebbe pensare: saldo positivo, buona notizia. Ma ecco la trappola: di che tipo di imprese stiamo parlando?

La natura di ciò che apre… e di ciò che chiude

La grande maggioranza delle nuove iscrizioni riguarda ditte individuali o B.V. unipersonali. In termini olandesi: il mondo degli ZZP-er. Spesso si tratta di professionisti altamente qualificati e indipendenti. Portano valore, ma non necessariamente posti di lavoro.

Dall’altra parte, anche le chiusure sono in gran parte attività individuali. Il che significa:

  • La “crescita netta” nel numero di imprese è reale, ma non equivale a creazione di occupazione.
  • Molte di queste nuove attività sono rapide ad aprire e rapide a chiudere: agili, ma anche fragili.

E un segnale interessante: nel primo trimestre 2025, il numero di ZZP-er attivi è calato di 28.000 unità rispetto al Q1 2024, il primo calo da anni. Un segno che molti stanno lasciando il lavoro autonomo per contratti fissi o altre forme di impiego.

Il tasso di fallimento: una bussola più affidabile

Il tasso di fallimento, cioè il numero di fallimenti ogni 100.000 imprese, fornisce una misura più equa rispetto ai numeri assoluti:

  • Luglio 2025: 8,1
  • Luglio 2024: 11,3

Siamo in calo rispetto all’anno scorso e ben al di sotto dei picchi del 2015, ma ancora lontani dal minimo storico di 3,4 dell’agosto 2021, quando le misure di sostegno COVID tenevano a galla molte realtà.

E non tutti i settori condividono le buone notizie: l’ospitalità continua ad avere il tasso di fallimento relativo più alto, 35,1 ogni 100.000 imprese, in calo rispetto a 58,1 dello scorso anno, ma ancora ben al di sopra della media nazionale.

Tabella – Il ricambio dietro i titoli (gen–giu 2025)

Metrica Numero Significato
Nuove imprese registrate 102,005Per lo più attività individuali, alta agilità, bassa creazione di lavoro  
Chiusure (solo Q2) 38,915Prevalentemente uscite su piccola scala, meno impatto sull’occupazione che sulle statistiche
Fallimenti (gen–lug) 1,703Fallimenti visibili, ma solo una frazione del totale delle chiusure
Variazione netta PositivePiù aperture che chiusure, ma qualità strutturale disomogenea
Variazione ZZP anno su anno (Q1) –28,000Primo calo da anni, segnala cambiamenti di mercato

Perché questo conta per chi decide

Il panorama imprenditoriale olandese è vivace, sì, ma vivacità non significa stabilità. Se la maggior parte della crescita riguarda attività individuali, non stiamo necessariamente costruendo un’economia capace di assorbire manodopera, scalare innovazione o resistere agli shock.

Per i decisori politici: non limitatevi a contare le imprese, contate quelle con capacità.
Per gli imprenditori: la crescita nel numero di colleghi non significa crescita nelle opportunità; significa più concorrenza per attenzione e clienti.  ​  

E per tutti: ricordate che i titoli sono per il momento, ma la strategia è per il ciclo. I numeri vanno letti non solo per ciò che sono, ma per ciò che significano quando cambiano le stagioni.

AUTHOR : Paolo Maria Pavan

Co-Creator of Xtroverso | Head of Global GRC @ ZENTRIQ™

Paolo Maria Pavan builds systems that balance rules with freedom, clarity with transformation. In his third life, he writes and speaks openly about markets, governance, and risk, not as a trader chasing price, but as a reader of patterns, behaviors, and distortions. A serial entrepreneur shaped by failure and reinvention, he sees governance as a living force for trust and progress, and refuses to avoid the hard conversations that make it real.

Paolo Maria Pavan | Head of GRC at Zentriq


aidumi
Numeri delle imprese olandesi di luglio: la calma, il ricambio e l’illusione della crescita
Paolo Maria Pavan 13 agosto 2025
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