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Lo 0,7% che parla chiaro

Dai picchi post-pandemia a guadagni prudenti: quattro anni di consumi delle famiglie olandesi
11 agosto 2025 di
Lo 0,7% che parla chiaro
Paolo Maria Pavan

I numeri sono spesso trattati come le previsioni del tempo: uno sguardo veloce, magari qualche commento, poi finiscono nel dimenticatoio. Eppure, dietro ogni punto percentuale c’è una storia su come viviamo, scegliamo, ci adattiamo e, a volte, ci contraddiciamo.

Giugno 2025: un battito debole ma presente Le famiglie olandesi hanno acquistato lo 0,7% in più di beni e servizi rispetto a giugno 2024. Sulla carta è crescita. Nella realtà, è un battito fragile, di quelli che fanno strizzare gli occhi agli economisti e sollevare un sopracciglio agli imprenditori.

Il bicchiere mezzo pieno… di scarpe e caffè

La crescita non è stata uniforme. I beni hanno guidato la danza, i servizi hanno arrancato.

  • Beni durevoli: +3,7%: un’ondata di scarpe, abbigliamento e apparecchi elettrici. Curiosamente, meno automobili nuove sono uscite dai concessionari.
  • Alimentari, bevande e tabacco: +2,3%: gli essenziali e le piccole indulgenze che, silenziosamente, definiscono le nostre abitudini.
  • Altri beni: -1%: soprattutto per la minore spesa in energia e carburanti.
  • Servizi: -0,4%: colpa di un calo nella ristorazione, anche se ricreazione e trasporti hanno registrato un leggero aumento.

In altre parole, compriamo più oggetti ma freniamo sulle esperienze. Un segnale comportamentale significativo.

Perché questi numeri sussurrano, non gridano

I dati sui consumi sono depurati sia dalle variazioni di prezzo sia dal numero di giorni di acquisto. Quel +0,7% è quindi puro volume: niente nebbia da inflazione, nessuna distorsione da calendario. È il movimento reale di beni e servizi, nudo e crudo.

Eppure, il Consumption Radar del CBS ci dice che luglio è stato sfavorevole quanto giugno. Gli indicatori, aspettative dei consumatori, mercato del lavoro, tendenze della ricchezza, non si sono mossi abbastanza da migliorare l’umore generale. Le persone si sentono un po’ più sicure sulle proprie finanze, ma i mercati azionari sono scivolati, smorzando l’ottimismo.

Dal boom post-pandemia a una camminata prudente

Uno sguardo all’arco più ampio:

  • Inizio 2022: balzi a due cifre, alimentati dal rilascio post-lockdown.
  • 2023: crescita dei consumi piatta o in lieve calo.
  • 2024: un altopiano cauto, con qualche scivolata in territorio negativo.
  • 2025: piccoli guadagni, interrotti da aprile (-0,4%) e maggio (+2,6%).

Non è uno sprint. È un passo-avanti-passo-indietro in un mercato dove ogni acquisto è pesato contro l’incertezza.

Cosa dovrebbero leggere tra le righe gli imprenditori

Il passaggio, anche minimo, dai servizi ai beni non è casuale. Spesso segnala:

  1. Priorità pratiche: comprare ciò che si può “toccare” e rimandare ciò che si può solo “vivere”.
  2. Cautela silenziosa: un sottofondo di prudenza finanziaria, anche quando lavoro e reddito sembrano stabili.
  3. Rimescolamento dei segmenti: ospitalità, viaggi ed eventi culturali dovranno affinare la loro proposta di valore; il retail di beni durevoli potrebbe invece sfruttare un ottimismo momentaneo.

Per un imprenditore, quel +0,7% non è motivo di festa, ma un invito a sintonizzarsi sulle correnti comportamentali, non solo sulle maree macroeconomiche.

L’anima dello 0,7%

Consideratelo una diagnosi, non un verdetto. Una società che compra più scarpe ma rinuncia a una cena fuori sta lanciando un messaggio sottile su sicurezza, comfort e percezione del rischio. E se gestite un’impresa, quella è la conversazione da ascoltare: quella tra le righe del rapporto CBS, dove il perché vale più del cosa.

Perché, alla fine, la salute di un’economia non si misura solo da ciò che la gente compra, ma anche da ciò che esita a comprare.

AUTHOR : Paolo Maria Pavan

Co-Creator of Xtroverso | Head of Global GRC @ ZENTRIQ™

Paolo Maria Pavan costruisce sistemi che bilanciano regole e libertà, chiarezza e trasformazione. Nella sua terza vita, scrive e parla apertamente di mercati, governance e rischio, non come un trader in cerca di prezzo, ma come un lettore di schemi, comportamenti e distorsioni. Un imprenditore seriale plasmato dal fallimento e dalla reinvenzione, vede la governance come una forza viva per la fiducia e il progresso, e rifiuta di evitare le conversazioni difficili che la rendono reale.

Paolo Maria Pavan | Head of GRC at Zentriq


Aidumi

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Paolo Maria Pavan 11 agosto 2025
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