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Esenzione IVA per l’E-Learning nei Paesi Bassi: cosa devono sapere gli imprenditori nel 2025

L’abrogazione di KG:210:2022:2 chiarisce finalmente l’IVA sulla formazione digitale per micro e piccole imprese
20 agosto 2025 di
Esenzione IVA per l’E-Learning nei Paesi Bassi: cosa devono sapere gli imprenditori nel 2025
Linda Pavan

Il 21 gennaio 2025 l’Amministrazione fiscale olandese ha emanato un nuovo Decreto sull’Esenzione dall’IVA per l’Istruzione (Stcrt. 2025, 3488). Con questo provvedimento è stata ufficialmente abrogata la precedente posizione KG:210:2022:2, che per anni aveva creato incertezza sul fatto che l’istruzione elettronica, in particolare l’e-learning, potesse beneficiare dell’esenzione IVA prevista per l’istruzione.

Per gli imprenditori alla guida di micro e piccole imprese, questo cambiamento conta molto più di quanto possa sembrare a prima vista. Molti di voi infatti offrono servizi di formazione come parte del proprio modello di business, oppure acquistano corsi per mantenere il personale conforme, qualificato e competitivo.

Cosa è cambiato?

La vecchia posizione del 2022 stabiliva:

  • Sì, l’apprendimento elettronico (ad esempio i moduli online) può essere considerato un servizio elettronico ai sensi dell’articolo 6h della Legge olandese sull’IVA (1968).
  • Ma, per essere esente come “istruzione” ai sensi dell’articolo 11(1)(o), era necessaria una qualche forma di interazione docente-studente. In assenza di questa, il servizio era imponibile.

Questo creava un paradosso: la formazione online automatizzata senza interazione umana, anche se accreditata, era soggetta a IVA. Ciò significava costi più alti per chi acquistava e margini ridotti per chi forniva.

Il Decreto 2025 ha fatto chiarezza. Ha consolidato le regole, riconoscendo che l’esenzione educativa si applica anche quando la formazione viene erogata in modalità digitale, purché il fornitore sia un’istituzione riconosciuta e il percorso sia strutturato per trasferire conoscenze o sviluppare competenze, non semplicemente per intrattenimento.

Perché questo conta per gli imprenditori?

  1. Riduzione dei costi di formazione 
    Se pagate corsi per i vostri dipendenti (compliance, competenze digitali, certificazioni di sicurezza), non vi troverete più di fronte a trattamenti IVA incoerenti a seconda della modalità di erogazione. Se il corso rientra nell’esenzione, non viene applicata IVA: un vantaggio diretto per la vostra liquidità.
  2. Chiarezza per i fornitori di formazione 
    Se la vostra azienda propone corsi, anche semplici moduli digitali, ora potete operare con maggiore certezza. Essere riconosciuti come ente di formazione professionale (ad esempio iscritti al registro CRKBO) garantisce l’esenzione anche alle vostre offerte digitali. Questo allinea le regole con la formazione tradizionale in aula.
  3. Vantaggio competitivo nel digitale 
    Prima, le piccole imprese di formazione erano penalizzate: o aggiungevano interazione docente (con costi elevati) oppure perdevano l’esenzione (diventando meno competitive). Con le nuove regole, l’automazione non è più punita. Si apre così spazio a prodotti formativi accessibili e scalabili, pensati da microimprese per mercati di nicchia.

Rischi e zone grigie

Chiariamo: non tutti i contenuti online valgono come istruzione. Le sentenze (Horizon College, Werner Haderer) restano linee guida per l’interpretazione. Per rientrare nell’esenzione:

  • Devono essere trasferite conoscenze o competenze in modo strutturato.
  • L’attività non può essere puramente ricreativa.
  • Il fornitore deve inserirsi nel quadro educativo riconosciuto (istituzione accreditata, metodo, materiali).

Se la vostra azienda vende “corsi” che in realtà sono solo video motivazionali o contenuti poco strutturati, non date per scontata l’esenzione. Applicare erroneamente l’esenzione IVA vi espone a recuperi d’imposta e sanzioni.

Passi pratici per micro e piccoli imprenditori

  • Se acquistate formazione: controllate le fatture nel 2025. I corsi accreditati non dovrebbero più riportare IVA. Se compare, chiedete spiegazioni.
  • Se vendete formazione: verificate la vostra registrazione (ad esempio CRKBO). Senza di essa, la vostra pretesa di esenzione è debole.
  • Se usate modelli misti: conservate documenti che dimostrino lo scopo educativo strutturato dei vostri moduli. Un attestato o un processo formale di completamento aiuta.
  • Consultate un consulente: si tratta di un ambito tecnico dell’IVA. Piccoli errori possono comportare rischi finanziari e reputazionali.

Parola finale

Per gli imprenditori, questo aggiornamento non è solo un dettaglio tecnico-fiscale. È un segnale che la formazione digitale è ormai pienamente accettata nel quadro fiscale olandese per l’istruzione. Ciò abbassa le barriere all’innovazione nel settore della formazione e riduce i mal di testa legati alla compliance per chi la utilizza.

In altre parole: che stiate costruendo corsi o acquistandoli, ora avete un terreno più chiaro e stabile su cui muovervi.

SOURCE : 
[WITHDRAWN] KG:210:2022:2 Electronic education; education exemption

AUTHOR : Linda Pavan

Co-Founder of Xtroverso | Head of Ledger and Tax Compliance

Linda Pavan porta una precisione disciplinata a Xtroverso, ancorando la sua integrità finanziaria, fiscale e operativa. In qualità di Revisore Certificato ZENTRIQ™, traduce la complessità in chiarezza, garantendo che ogni decisione sia tracciabile, conforme e strategicamente solida. Il suo rigoroso approccio silenzioso consente alle aziende di agire con fiducia e responsabilità.

Linda Pavan | Head of Tax , Certified Zentriq Auditor

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Esenzione IVA per l’E-Learning nei Paesi Bassi: cosa devono sapere gli imprenditori nel 2025
Linda Pavan 20 agosto 2025
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