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Il retail non si è ripreso—è stato messo all’angolo. Quando lo 0,9% diventa 3,1%, dovresti chiederti il perché.

Quando la crescita maschera la disperazione e i margini digitali dissanguano l’economia locale, è il momento di ripensare cosa significhi davvero “successo”.
19 maggio 2025 di
Il retail non si è ripreso—è stato messo all’angolo.
Quando lo 0,9% diventa 3,1%, dovresti chiederti il perché.
Paolo Maria Pavan
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Non festeggiamo troppo presto.

Sì, il settore retail olandese ha registrato una crescita del 3,1% nel fatturato nel primo trimestre del 2025. Questo è il titolo. Ma chiunque abbia studiato l’anatomia di un bilancio sa che ciò che cresce può anche gonfiarsi. E il gonfiore non è sempre segno di buona salute.

Guardando meglio, emerge qualcosa di dissonante:

  • Solo lo 0,9% di quella crescita deriva dal volume reale—unità effettivamente vendute.
  • Il restante 2,2% è pura pressione sui prezzi, spesso superiore all’inflazione stessa.

Questa non è efficienza. È razzia di margini. Rivela un mercato non in slancio, ma in modalità sopravvivenza.

0,9% di volume vs. 3,1% di fatturato: un’equazione morale

Parliamo chiaro.

Il consumatore olandese non si è improvvisamente innamorato di nuovo dello shopping.

I rivenditori—soprattutto quelli più agili e digitalizzati—hanno semplicemente alzato i prezzi, spesso più del necessario. Il divario tra lo 0,9% e il 3,1% non è ottimizzazione—è opportunismo sotto pressione.

Questo ci dice che:

  • Le aziende stanno spremendo la domanda, non servendola.
  •  Il prezzo è diventato un’arma, non un segnale di valore.
  •  Il cliente non viene conquistato—viene prosciugato.

Non è un crimine. Ma è corrosivo.

La frattura online-offline: chi cattura davvero il valore?

Ora aggiungiamo un altro strato:

Che parte di questa crescita del fatturato è avvenuta nei negozi fisici olandesi—e quale è volata all’estero tramite gli schermi?

Perché quando un consumatore a Utrecht clicca su “acquista” su una piattaforma con sede in Irlanda o negli Stati Uniti—dove i prezzi si adattano alla geografia olandese, ma tasse e profitti non restano localmente—si crea un effetto parassitario:

  • I consumi olandesi aumentano,
  • L’inflazione olandese li assorbe,
  • Ma il valore economico olandese viene esportato.

Quella crescita del 3,1% non resta tutta nei Paesi Bassi. Una fetta significativa è dispersione digitale: entrate generate da bisogni locali, ma incassate altrove. Il sistema sembra vitale, ma sanguina sotto la superficie.

Questo è ciò che in Xtroverso chiamiamo crescita non reciproca: l’illusione di una performance domestica alimentata da meccanismi di cattura globali. Una situazione kafkiana in cui più la tua gente spende, più la tua economia si indebolisce.

La prova sta nel pessimismo: -9,9% di fiducia nel retail

Il CBS riporta che il sentiment dei rivenditori per il secondo trimestre è chiaramente negativo: -9,9%.

Gli stessi rivenditori non credono che questo gioco sui prezzi possa durare.

Sanno che il consumatore è al limite—e sta per spezzarsi.

Cosa fanno allora?

Incassano subito. Strizzano. Si preparano.

Questa non è strategia aziendale. È entropia etica con bonus trimestrale.

Visione di governance: il retail come camera d’eco dello stress

Il retail non è solo un settore—è un’interfaccia civica.

Rivela come si comportano i sistemi sotto stress, e cosa fanno i leader quando la creazione di valore cede il passo all’estrazione di valore.

Il primo trimestre del 2025 ci insegna che:

  • I consumatori ci sono, ma sono stanchi.
  • I rivenditori sono sulla difensiva, non visionari.
  • Le vendite online possono mascherare l’erosione interna.

La crescita senza valore è una trappola.

Il fatturato senza etica è una minaccia.

E le piattaforme che raccolgono domanda locale mentre esportano i profitti, minano il terreno stesso su cui crescono.

Ultima parola: attenzione ai “bei” numeri in un sistema distorto

Se gestisci un’impresa—o ne supporti una—non farti ingannare dall’igiene dei titoli.

La discrepanza tra lo 0,9% e il 3,1% è un segnale, non una statistica.

Avverte di:

  • Sovraccarico sistemico,
  • Estrazione aggressiva,
  • E perdita geoeconomica che spezza il legame tra domanda locale e creazione di valore locale.

Quindi non chiederti solo “quanto abbiamo venduto?”

Chiediti:

“A chi, da dove, e con quale impatto sulla nostra sovranità economica?”

Perché solo una di queste domande conduce alla sostenibilità.

Le altre portano semplicemente verso un burrone meglio truccato.

AUTHOR : Paolo Maria Pavan

Co-Founder of Xtroverso | Head of Global GRC

Paolo Maria Pavan è la mente strutturale dietro Xtroverso, unendo la competenza nel compliance alla visione strategica dell’imprenditore. Osserva i mercati non come un trader, ma come un lettore di schemi—tracciando comportamenti, rischi e distorsioni per guidare una trasformazione etica. Il suo lavoro sfida le convenzioni e ridefinisce la governance come forza di chiarezza, fiducia ed evoluzione.

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